December 19, 2016

Gold and Dark

Gold and Dark

Sometimes there are weather conditions that we travel photographers must grab the chance to photograph. It doesn't happen often when you must move continuously, instead of staying in place for a long time, to find the right photographic conditions as landscape photographers do. This was one of those situations, and the picture was already composed there, in front of me, in two colors that I particularly like pulled together: gold and blue.
I was in Plettemberg Bay, a small town in South Africa located along the beautiful Garden Route, which boasts a renowned bay named "Bahia Formosa" by early Portuguese explorers. It also has the advantage of being close to the best attractions of the Western Cape, such as Tsitsikamma National Park, the highest bridge for bungee jumping in the world (the Bloukrans Bridge, 216m), Monkeyland, the Tenikwa Wildlife Awareness Centre and ten reserves and natural parks of great beauty. There was a low tide and the immense and deserted yellow beach was well-lighted by the sun, while in the background a big thunderstorm was moving away with its black clouds heavy with rain. A sharp contrast, is privileged when the sun is high in the sky. This photo is absolutely one of my favorites. What do you think?


Talvolta si verificano situazioni meteorologiche che noi fotografi di viaggio dobbiamo cogliere al volo. Non capitano spesso quando ci si deve spostare continuamente, invece di rimanere sul luogo a lungo per trovare le giuste condizioni fotografiche come fanno i fotografi paesaggisti. Questa era una di quelle situazioni, e la foto era già lì composta di fronte a me, nei due colori che amo particolarmente accostare: oro e blu.
Mi trovavo a Plettemberg Bay, una piccola cittadina del Sudafrica situata lungo la splendida Garden Route, che vanta una rinomata baia soprannominata "Bahia Formosa" dai primi esploratori portoghesi. Ha il vantaggio inoltre di trovarsi vicina alle migliori attrattive del Capo Occidentale, quali lo Tsitsikamma National Park, il ponte da bungee jumping più alto del mondo (il Bloukrans Bridge di 216m), Monkeyland, il Tenikwa Wildlife Awareness Centre e una decina di riserve e parchi naturali di grande bellezza. C'era la bassa marea e quell'immensa e deserta spiaggia gialla era fortemente illuminata dal sole, mentre sullo sfondo un grande temporale si stava allontanando con le sue nuvole nere e cariche di pioggia. Un contrasto forte, di quelli che prediligo quando il sole è alto nel cielo. Questa foto è in assoluto una delle mie preferite. Voi cosa ne pensate?

September 26, 2016

Manarola

Manarola


The world is full of wonderful places and a lifetime wouldn't be enough to see them all. Often there is the idea that the further away from home we push, the more we feel "on holiday", maybe even with the illusory certainty of finding Heaven on Earth. So we tend to overlook nearby places that have nothing to envy to the most desired of distant destinations. How many times abroad have I heard people praising my Country for its beauty and telling me how lucky I am to live here. Because in fact it is true, Italy may not be the most beautiful country in the world but it surely is among the most fascinating and rich in culture, history and extraordinary natural views. Like this one... Manarola, the fourth of the beautiful Cinque Terre and today perhaps one of the most photographed places in the world (and one of the most sought after by photographers). It is located in Liguria, "my" land, less than two hours away from where I was born.
I decided to come back here after many years since I last visited. I remember that, as a child, I was brought with a school trip to the Cinque Terre and there were very few tourists. The trails like the Via dell'amore were still open (many trails were closed after the terrible floods of 2011 and the subsequent landslides), and among these cliffs overlooking the sea there reigned silence and peace. Today that's no longer the case. This section of coastline (World Heritage Site since 1997) is literally invaded by foreign tourists and by professional and amateur photographers who come here especially to capture this view of Manarola. And this small, coloured village, dating back to Roman times, truly is photogenic, especially at sunset, when the last rays of the sun light up its colourful houses. Keep in mind that the Cinque Terre (Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola and Riomaggiore) can only be reached by train or by boat because the space for cars is very limited and the roads are very narrow and winding. So commit to them at least two days and enjoy them in the evening or early morning, when a bit of that silence that I remember with nostalgia comes back again, and you can even hear the sounds of the sea.


Il mondo è pieno di luoghi meravigliosi e non basterebbe una vita intera per vederli tutti. Spesso c'è la convinzione che più ci spingiamo lontano e più ci sentiamo "in vacanza", magari anche con l'illusoria certezza di trovare il paradiso in Terra. Così tendiamo a trascurare luoghi vicini che non hanno nulla da invidiare alle mete lontane più ambite. Quante volte all'estero ho sentito lodare il mio paese per la sua bellezza, sentendomi dire che sono fortunata a vivere qui. Perché in effetti è vero, l'Italia se non è il Paese più bello del mondo è di sicuro tra i più belli e più ricchi di cultura, di storia e di scorci naturali incredibili. Come questo... Manarola, la quarta delle meravigliose Cinque Terre e al momento forse uno dei luoghi più fotografati al mondo (e uno dei più ricercati dai fotografi). E si trova in Liguria, la "mia" terra, a neanche due ore di distanza da dove sono nata.
Ho deciso di tornare qui dopo molti anni che non ci venivo. Ricordo che da piccola ci portavano alle Cinque Terre in gita scolastica e c'erano pochissimi turisti. I sentieri come La via dell'amore erano ancora aperti (molti sentieri sono stati chiusi dopo il terribile alluvione del 2011 e le successive frane) e tra questi scogli a picco sul mare regnavano il silenzio e la pace. Oggi non è più così. Questo tratto di costa (patrimonio dell'UNESCO dal 1997) è letteralmente invaso da turisti stranieri e da fotografi professionisti e amatoriali che vengono qui ad immortalare proprio questa veduta di Manarola. E in effetti questo piccolo paese colorato che risale all'epoca romana è davvero fotogenico, soprattutto al tramonto, quando gli ultimi raggi del sole accendono le sue variopinte abitazioni. Tenete presente che le Cinque Terre (Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore) possono essere raggiunte solo in treno o in barca perché lo spazio per le auto è davvero limitato e le strade sono molto piccole e tortuose. Per cui dedicateci almeno due giorni e godetevele al mattino presto e alla sera, quando ritorna un po' quel silenzio lontano che ricordo con nostalgia, e si può anche sentire il rumore del mare.  


July 31, 2016

Blended Colors

Hallstatt Lake

Doing travel photography often means that you cannot always be in "the right place at the right time". You move a lot from place to place and there is never enough time to photograph everything that you would like. Unfortunately, especially when photographing landscapes, taking advantage of the best hours of the day, or rather sunrise and sunset, it isn't always possible. Not to mention that the weather may not be on our side... In addition to planning the trip well and planning to spend the night close to places that deserve to be photographed in the best hours, many times you need a little bit of luck too. 
When I took this picture, I was going along the road that runs along the great Lake Hallstatt, Austria, between the village of the same name and the diversion toward the beautiful Gosau. I was in the classic right place at the right time when I found myself in front of this magnificent sunset. The lake was so still that it created a magical mirror and the landscape was perfectly duplicated in its waters. I took this photo by hand and without filters. The silence and wonder of the place did the rest...


Fare fotografia di viaggio spesso comporta che non si può essere sempre nel "posto giusto al momento giusto". Ci si sposta molto da un luogo all'altro e il tempo non è mai abbastanza per fotografare tutto quello che si vorrebbe. Purtroppo, specialmente quando si fotografano paesaggi, sfruttare le ore del giorno migliori, ovvero l'alba e il tramonto, non sempre è possibile. Senza contare che il meteo potrebbe non essere dalla nostra parte... Oltre a pianificare bene gli spostamenti e a programmare di passare la notte vicino ai luoghi che più meritano di essere fotografati nelle ore migliori, molte volte ci vuole anche un po' di fortuna.
Quando ho scattato questa foto stavo percorrendo le strada che costeggia il grande Lago di Hallstatt, in Austria, tra l'omonimo paese e la deviazione verso la bellissima Gosau. Ero nel classico posto giusto al momento giusto quando mi sono trovata davanti questo magnifico tramonto. Il lago era talmente fermo che creava un magico specchio d'acqua e il paesaggio era perfettamente duplicato nelle sue acque. Ho scattato questa foto a mano e senza alcun filtro. Il silenzio e la meraviglia del luogo hanno fatto il resto... 


June 23, 2016

Parco Del Valentino

Parco Del Valentino

Turin...
"Wonderful clarity, autumn colors, an exquisite sense of well-being spread over all things."
(Friedrich Nietzsche)
Italy is a country full of cultural and natural beauty, a country rich in history and places to visit and to recount. Not by chance is it the country that currently holds the largest number of UNESCO World Heritage sites (51). However, it's also a difficult country to understand, even for those, like me, who live here, due to its complex policies and its social division. But from the tourist and photography point of view, it has few equals in the world. I would like to say that Turin is not my home town, but the city that, in recent years, has "adopted me".
According to the New York Times, Turin is one of the best destinations to visit in 2016, and I'm not surprised about this. Because Turin is really beautiful, even if those who live here sometimes find it hard to admit... After the Winter Olympics in 2006, much has been done to encourage tourism and enhance this city, and the results are obvious. Then, from a photographic point of view, thanks to the Po river, parks, monuments, large squares, hills and its proximity to the Alps, it offers guests stylish and enchanting views. I'll talk again about Turin, but for now I want to focus on this photo that I took on a clear autumn day at Valentino Park, one of the most beautiful places in the city, and one of the most loved by the inhabitants of Turin. The park is at its best in fall, when it is cloaked in a thousand shades of color. Its origin dates back to the early Roman settlements and the eponymous castle was erected in 1630-1660. In the picture is the Medieval Village, built in 1884 for the Turin Expo, inspired by medieval castles of the Aosta Valley, in particular that of Fénis. Walking, running, or rollerblading, going by bicycle or rickshaw in this haven of peace is one of the favorite hobbies of the inhabitants of Turin, who enjoy the greenery and the silence here. So if you are coming from outside and you want to immerse yourself in the local customs or photograph some of the most beautiful views of the capital of Savoy, you should definitely go here.


Torino...  
“Meravigliosa limpidezza, colori d’autunno, uno squisito senso di benessere diffuso su tutte le cose”.
(F. Nietzsche)
L'Italia è un Paese pieno di bellezze culturali e paesaggistiche, un Paese ricco di storia e di luoghi da visitare e da raccontare. Non a caso è la nazione che attualmente detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista del Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO (51). Tuttavia è anche un Paese difficile da comprendere, per via della sua complessità politica e della sua divisione sociale, persino per chi ci vive come me. Dal punto di vista turistico e fotografico però ha pochi uguali nel mondo. Per questo vorrei partire da quella che non è la mia città di origine, bensì la città che negli ultimi anni mi ha "adottata": Torino.
Secondo il New York Times Torino è una delle mete più belle da visitare nel 2016, e non mi stupisce. Perché Torino bella lo è davvero, anche se chi ci vive a volte fatica ad ammetterlo... Dopo le Olimpiadi Invernali del 2006 è stato fatto molto per incentivare il turismo e valorizzare questa città, e i risultati si vedono. Dal punto di vista fotografico poi, grazie al fiume Po, ai parchi, ai monumenti, alle grandi piazze, alla collina e alla sua vicinanza con le Alpi, regala scorci davvero eleganti e incantevoli. Vi parlerò ancora di Torino, ma per il momento voglio soffermarmi su questa foto che ho scattato in una limpida giornata d'autunno al Parco Del Valentino, uno dei luoghi più belli della città, nonché uno dei più amati dai torinesi. Il parco dà il suo meglio proprio di autunno, quando si ammanta di mille sfumature di colore. La sua origine risale ai primi insediamenti romani e il castello omonimo è stato eretto nel 1630-1660. Questo nella foto è il Borgo Medievale, costruito nel 1884 in occasione dell'Esposizione Generale Italiana su ispirazione dei castelli valdostani del Medioevo, in particolare quello di Fénis. Passeggiare, correre, andare in bici o sui risciò o sui pattini in questa oasi di pace è uno dei passatempi preferiti dei torinesi che qua si godono il verde e il silenzio. Per cui se venite da fuori e volete immergevi nelle abitudini locali o fotografare alcuni dei più belli scorci della capitale sabauda, dovete assolutamente recarvi qui.

June 08, 2016

Yosemite Valley

Yosemite Valley

"None can escape its charms. Its natural beauty cleans and warms like a fire, and you will be willing to stay forever in one place like a tree." (John Muir)
I don't think there are better words to describe the grandeur of Yosemite Valley, a place that warms the heart, purifies the soul and overwhelms the mind and eyes with beauty. A place from which you really will not want go away. I remember that for me it was love at first sight and when I left it I promised to come back and so I did. In fact I took this picture on my second trip here, in the summer of 2014. The first time was in 2008 and I remember I got there around sunset, after a long drive from San Francisco. I remember when, from a winding road, I glimpsed for the first time a partial view of the valley, I caught my breath and my eyes were filled with tears of emotion. The next morning I got there by the entrance called Tunnel View and there my heart stopped for a second time. Because what is revealed in front of you, as soon as the tunnel ends, the instant after the blurred vision because of the sudden light, I think it's about as close as one can get to the concept of Paradise. The mighty El Capitan is on the left, which with its 900 meters height (2,308 m a.s.l.) is the most famous granite monolith in the World, just behind is the beautiful Yosemite Falls that reach 739 m and are the highest waterfalls in North America, and at the back is the unmistakable rounded shape of Half Dome (2,695 m a.s.l.).
Yosemite Valley, A sacred place for the native population of Ahwahnechee, was established as a National Park in 1890 thanks to the deep commitment of the naturalist John Muir and in 1984 it became a UNESCO World Heritage Site. If you go to California you cannot fail to visit this park and to stay at least one night in it. And if you love photography bring capacious memory cards! Every glimpse is worth several shots, but the best places from which you can capture the valley are from Glacier Point, a viewpoint at 2,100 m above sea level where you have a view of the entire park from above; the famous Tunnel View, just at the exit of the tunnel; Inspiration Point, that is reached after an uphill walk of about 2 hours which starts from Tunnel View; Lake Mirror from which you can capture the Half Dome that is mirrored in the lake (except in summer when the lake is usually dry) and which is reached by an easy walk on the flat from the bottom of the valley; and, finally, Valley View, the point from which I took this picture and from which you can enjoy a wonderful view over the valley with the Merced river in the foreground. And you plan to enter or leave the park to the northeast, along the magnificent Tioga Pass (open only in summer). You will not forget it so easily...


"Nessuno può sfuggire al suo fascino. La sua bellezza naturale purifica e scalda come un fuoco, e vorrai rimanere per sempre in questo posto come un albero." (John Muir)
Non credo ci siano parole migliori per descrivere la grandiosità della Yosemite Valley, un luogo che scalda il cuore, purifica l'anima e travolge mente e occhi di bellezza. Un luogo da cui non vorresti davvero più andare via. Ricordo che per me fu un colpo di fulmine e che quando me ne andai promisi di tornare, e così feci. Questa foto l'ho scattata proprio nell'estate del 2014 al mio secondo viaggio qui. Il primo fu nel 2008 e vi arrivai verso il tramonto dopo un lungo viaggio in auto da San Francisco. Ricordo che dopo un po' di curve, quando intravidi per la prima volta un lontano scorcio della valle, mi mancò per un attimo il respiro e gli occhi mi si colmarono di lacrime di emozione. La mattina seguente poi ci arrivai dall'ingresso chiamato Tunnel View e lì il mio cuore si fermò per la seconda volta. Perché quello che vi si palesa davanti non appena finito il tunnel, l'istante dopo l'offuscamento della vista per l'improvvisa luce, penso sia quanto di più vicino al concetto di Paradiso. L'imponente El Capitan alla vostra sinistra, che con i suoi 900 m di altezza (2.308 m s.l.m.) è il monolite granitico più famoso del mondo, subito dietro le meravigliose Yosemite Falls che raggiungono i 739 m e sono le cascate più alte del Nord America, e in fondo l'inconfondibile forma tondeggiante dell'Half Dome (2.695 m s.l.m.).
La valle dello Yosemite, luogo sacro per la popolazione nativa degli Ahwahnechee, è stata istituita parco nazionale nel 1890 grazie al profondo impegno del naturalista John Muir e nel 1984 è divenuto Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Se vi recate in California non potete mancare di visitare questo parco e di soggiornare almeno una notte al suo interno. Se poi amate la fotografia portatevi delle schede di memoria belle capienti! Ogni scorcio vale numerosi scatti, ma i luoghi migliori da cui immortalare la valle sono da Glacier Point, un punto panoramico a 2.100 m di altitudine da cui si ha una veduta dell'intero parco dall'alto; la celebre Tunnel View, proprio all'uscita del tunnel; Inspiration Point che si raggiunge dopo una camminata in salita di circa 2 ore che parte proprio da Tunnel View; Lake Mirror da cui è possibile immortalare l'Half Dome che si specchia nel lago (tranne in estate quando il lago è normalmente asciutto) e che si raggiunge tramite una facile camminata in piano proprio al fondo della valle; e infine Valley View, il punto da cui io ho scattato questa foto e da cui si può godere di un meraviglioso panorama sull'intera valle con il Merced river in primo piano. E programmate di entrare o uscire dal parco a nord-est, percorrendo il magnifico Tioga Pass (aperto solo in estate). Non lo dimenticherete tanto facilmente...

May 13, 2016

Devotion

Devotion

Japan is a country very difficult to talk about, so different from other countries and for this perhaps so fascinating because of this. It's impossible to catch all facets of it, you should live there for a little time, and perhaps you could understand in part these ancient and wonderful people. In some ways, I think that this photo contains in a single shot the essence of Japanese culture.
I was in Kyoto, at the famous Kinkaku-ji, the "Temple of the Golden Pavilion". This awesome pagoda was built in 1397 as a villa for the Shogun Ashikaga Yoshimitsu, and after is death, in 1408, was transformed into a Zen temple by his son. It's located in the north-west of the town, next to a lake and surrounded by a beautiful park. This young couple caught my eye, and so, while they were photographing the golden temple, I was photographing them. A brief moment that contained tenderly an essential concept in Japanese culture: devotion. Not only religious and cultural devotion for a sacred monument, but also devotion to their traditions, represented by the kimono, the Japanese national dress, and devotion to love, caught in a simple gesture of affection. Religion, culture, history, tradition, love: the raw materials with which it was modeled man, so strongly felt in modern Japan.


Il Giappone è un paese assai complesso da raccontare, così diverso dagli altri Paesi e forse per questo così affascinante. E' impossibile coglierne tutte le sfaccettature, bisognerebbe viverci per un po' di tempo, e forse solo allora riusciremmo a comprendere in parte questo popolo millenario e meraviglioso. Credo tuttavia che questa fotografia in qualche modo racchiuda in una sola inquadratura l'essenza della cultura giapponese.
Mi trovavo a Kyoto, al celebre Kinkaku-ji, il "Tempio del padiglione d'oro". Questa splendida pagoda fu costruita nel 1397 come villa per lo Shōgun Ashikaga Yoshimitsu e dopo la sua morte, nel 1408, venne in seguito trasformata in un tempio Zen da suo figlio. Si trova a nord-ovest della città, accanto ad un lago e circondato da un bellissimo parco. Questa giovane coppia aveva attirato il mio sguardo e così, mentre loro fotografavano il tempio dorato io immortalavo loro. Un breve istante che racchiudeva teneramente un concetto essenziale nella cultura giapponese: la devozione. Non solo la devozione religiosa e culturale verso un monumento sacro, ma anche la devozione per le proprie tradizioni rappresentate dal kimono, il costume nazionale giapponese, e la devozione verso l'amore colto in un semplice gesto d'affetto. Religione, cultura, storia, tradizione, amore: le materie prime con cui è stato modellato l'uomo, così fortemente sentite nel Giappone moderno.


April 22, 2016

Three Rondavels

Three Rondavels

When talking about canyons, the wonderful Grand Canyon in Arizona immediately comes to mind, the largest and the most famous in the world . In fact, not many people know about the place in the picture which I'll tell you today... 
This is Blyde River Canyon, the third largest canyon in the world (the second is Fish River Canyon in Namibia) and certainly one of the most beautiful. Yes because, like most of canyons, it doesn't reveal itself until you have reached its edge, and only then it surprises you and leaves you literally breathless. With its rounded features like gentle watercolor brush strokes, it may seem almost unreal at first sight, but I assure you that you'll want to never deprive yourself of this panorama. 
Blyde is located in the region of Mpumalanga, South Africa, and it's normally a passing place on the way to the more famous Kruger National Park. The picture is actually just the northern section of the great canyon, called Three Rondavels for its rock formations that is reminiscent of the huts of local people (in the Afrikaans language rondavel means "hut"). Another majestic view, God's Window, you can find about fifty kilometers to the south. The Three Rondavels View is beautiful at any time of the day, but if you come at sunset you can catch the incredible shades of ocher, green and blue, and take unforgettable photos. Remember to bring a wide angle lens to capture the entire landscape. In this picture, that I took at the end of the southern winter, I combined two shots with a 14mm in order to have a this panoramic view. But I suggest you don't waste too much time behind the lens, because this immense landscape must be admired above all with your own eyes and imprinted in your mind...


Quando si parla di canyon salta subito alla mente il meraviglioso Grand Canyon in Arizona, il più grande del mondo nonché il più famoso. Non molti infatti conoscono il luogo della foto di cui vi parlo oggi... 
Si tratta del Blyde River Canyon, il terzo canyon più grande del mondo (il secondo è il Fish River Canyon, in Namibia) e sicuramente uno dei più belli. Sì perché, come la maggior parte dei canyon, non si mostra alla vista sino a quando non si è raggiunto il suo bordo, e solo allora ti sorprende e ti lascia letteralmente senza fiato. Con i suoi lineamenti tondeggianti come dolci pennellate di un acquerello, può sembrare quasi irreale ad un primo sguardo, ma vi assicuro che di quella vista non vorreste più privarvene. 
Il Blyde si trova nella regione del Mpumalanga, in Sudafrica, e normalmente è una meta di passaggio sulla via del più celebre Kruger National Park. Quella nella foto è in realtà solo la sezione nord del grande canyon, chiamata Three Rondavels proprio per via delle sue formazioni rocciose che ricordano le capanne dei popoli locali (in afrikaans rondavel significa "capanna"). Un'altra vista maestosa, God's Window, la potrete trovare una cinquantina di km più a sud. Il Three Rondavels View è magnifico a qualsiasi ora del giorno, me se ci venite al tramonto ne potrete cogliere le incredibili sfumature di ocra, verde e azzurro, e scattare foto indimenticabili. Ricordate di portarvi un grandangolo per immortalare l'intero panorama. In questa foto, che ho scattato sul finire dell'inverno australe, ho unito due scatti con un 14mm per poter avere una visuale così ampia. Vi suggerisco però di non perdere troppo tempo dietro l'obiettivo, perché questo immenso paesaggio va ammirato prima di tutto con i vostri occhi e impresso nella vostra mente...   



April 12, 2016

The colorful harbour of Luzzi

Marsaxlokk

Today I bring you to the small island of Malta, and precisely to the colorful harbour of Marsaxlokk. And do you know what makes this bay so original and wonderful? Its typical boats, those that the Maltese call "Luzzi".
The Luzzu is a fishing boat painted bright colors, particularly in shades of red, yellow, green and blue, and sometimes with the distinction of having two small eyes painted on the bow, a legacy of the ancient Phoenician and Greek ships. In fact, it seems to have come to the Maltese Islands about 3,000 years ago, with the arrival of the Phoenicians from Lebanon. If you go into Malta and Gozo islands, you will find them moored in every harbour, but only here, in Marsaxlokk, can you see so many together, spots of color that create a colorful impressionist painting. You can indulge in taking photographs at any hour of the day, although as always the sunset gives the best show. But don't forget to sit in one of the many restaurants that overlook the harbor, and enjoy the sweet slowness of this place, the cry of seagulls and the smell of dried salt, while you enjoying a delicious fish dish, naturally fresh.


Oggi vi porto nell'isola di Malta, e più precisamente nel coloratissimo porto di Marsaxlokk. E sapete cosa rende originale e meravigliosa questa piccola insenatura? Sono le sue tipiche imbarcazioni, quelle che i maltesi chiamano "Luzzi". 
Il Luzzu è un'imbarcazione da pesca dai colori vivaci, soprattutto nelle tonalità del rosso, del giallo, del verde e del blu, e con la particolarità di avere talvolta due piccoli occhi dipinti sulla prua, un'eredità delle antiche navi fenice e greche. Infatti pare sia giunto nelle isole maltesi circa 3.000 anni fa proprio con l'arrivo dei fenici dal Libano. Se vi recate nelle isole di Malta e Gozo lo troverete ormeggiato in ogni porto, ma solo qui, a Marsaxlokk, ne potrete vedere così tanti insieme, macchie di colore che creano un variopinto quadro impressionista. Potrete sbizzarrirvi con le fotografie a qualsiasi ora del giorno, anche se come sempre il tramonto regala lo spettacolo migliore. Non dimenticate però di sedervi in uno dei numerosi ristoranti che danno sul porto a godervi la dolce lentezza di questo luogo, il verso dei gabbiani e l'odore di salsedine, mentre gustate un delizioso piatto di pesce, naturalmente fresco.  

February 19, 2016

The solitude of ‪Rhino‬...

The solitude of ‪Rhino‬...

Today I'll tell you about one picture taken on my last trip, in South Africa. It's a picture that I particularly love for the depth of field: vegetation frames the rhino and enclosing it alone in a kind of tunnel, almost in a symbolic way. To Explore the Kruger National Park is an indescribable experience and I'll say it again, but a close encounter with a rhino is a rare event, because unfortunately these animals are now rare.
I was lucky to see this rhino in the Kruger National Park in a moment when it was just me. Just me and him. It was amazing to be able to closely observe this magnificent animal. It was a young specimen, beautiful and majestic, and while it was there, in front of me, I wondered if it would ever reach old age. Last year, 300 rhinos were killed just in the Kruger National Park only, and now it is a species on the brink of extinction. This is only because some medicinal capacities, have been stupidly attributed to its horn. Mankind will never stop killing, but when we lose a species forever, we lose a part of our family and our history.


Oggi vi racconto di una foto scattata nel mio ultimo viaggio, quello in Sudafrica. E' una foto che amo particolarmente per via della profondità di campo: la vegetazione incornicia il rinoceronte e lo racchiude solitario in una specie di tunnel, in un modo quasi simbolico. Esplorare il Kruger National Park è un'esperienza indescrivibile e ve ne parlerò ancora, ma incontrare da vicino un rinoceronte è un evento raro, perché purtroppo rari ormai sono questi animali.  
Ho avuto la fortuna di vederlo nel Kruger National Park in un momento in cui c'ero solo io. Solo io e lui. E' stato incredibile poter osservare da vicino questo magnifico animale. Era un giovane esemplare, bello e maestoso, e mentre era lì, davanti a me, pensavo se sarebbe mai arrivato alla vecchiaia. L'anno scorso sono stati uccisi 300 rinoceronti nel solo Kruger National Park, e ormai è una specie sull'orlo dell'estinzione, solo perché al suo corno sono state attribuite stupidamente delle proprietà medicinali. L'uomo non smetterà mai di uccidere, ma quando perdiamo una specie animale per sempre, perdiamo una parte della nostra famiglia e della nostra storia.



January 18, 2016

New York View

New York View

This time I want to tell you about a picture that doesn't represent something in particular for me, but that has had a large following on the web. I don't know why, but that's my most viewed picture on Flickr and it was also chosen for an exhibition about New York in New York.
I took this picture in 2012 with my old Nikon D3000, from the top of the magnificent Empire State Building. It was a winter morning and the light was perfect. I took this panorama and then I changed it into black and white. Because New York is black and white in my head. It will be for that '30s atmosphere , for the smoking manholes that create monochrome effects, for the long shadows of majestic skyscrapers that cover the streets with light and dark shapes, or it will simply be because New York illuminates really itself when evening falls.
It's curious... Sometimes a picture is taken from a place where millions of people take the same picture and you do it just for yourself, to take away a memory, you like most of the other millions. Yet, somehow, that picture is noticed and appreciated, by more than just yourself. It's the magic of photography... or perhaps the magic of the Big Apple.


Questa volta voglio parlarvi di una foto che non rappresenta qualcosa per me in particolare, ma che ha avuto un grande seguito sul web. Non so per quale motivo, ma questa è la mia foto più vista su Flickr ed è stata anche scelta per una mostra su New York a New York. 
Ho scattato questa foto nel 2012 con la mia vecchia Nikon D3000, dalla cima del magnifico Empire Stare Building. Era una mattina di inverno e la luce era perfetta. Ho preso questa panoramica e poi l'ho trasformata in bianco e nero. Perché io New York la vedo in bianco e nero nella mia testa. Sarà per quell'atmosfera anni '30, per i tombini fumanti che creano effetti monocromatici, per le lunghe ombre degli imponenti grattacieli che tappezzano le strade di forme chiaroscure, o sarà semplicemente perché New York si accende davvero di colori quando cala la sera. 
E' curioso... A volte si scatta una foto da luoghi in cui altri milioni di persone scattano la stessa foto e tu lo fai solo per te stesso, per portarti via un ricordo, tu come la maggior parte degli altri milioni. Eppure, in qualche modo, quella foto viene notata e apprezzata, più dagli altri che da te stesso. E' la magia della fotografia... o forse la magia della Grande Mela.